Isolamento termoacustico degli edifici

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Prima di pensare agli impianti, dobbiamo pensare ai muri, per avere fresco d’estate e caldo d’inverno e aumentare il benessere di casa!

Nota: in questo articolo si tratterà la sola coibentazione degli edifici esistenti e, come abbiamo visto, altamente disperdenti: sono la stragrande maggioranza degli stabili presenti nelle nostre città, per cui interessa tutti gli edifici fino alla classe energetica D compresa. Perché? Perché l’aria ferma è da sempre il miglior isolante, e fermarla in un’intercapedine in anni (’60/‘80) in cui scaldare costava ‘poco’ e si doveva costruire in fretta, era la soluzione più economica ed efficace. Ma… col tempo, cedimenti, assestamenti, fori nei muri, tutto questo ha generato moti convettivi inenarrabili all’interno della cassavuota, rendendola di fatto tutt’altro che statica e isolante!

L’isolamento termico delle pareti interne (o coibentazione termica) è un lavoro che permette di mantenere costante il calore all’interno della casa: d’inverno impedisce al calore interno di uscire e al freddo di entrare, d’estate al fresco di uscire e al calore di entrare. Spesso le abitazioni disperdono, dalla sera alla mattina, fino a 5 gradi centigradi!

Isolare termicamente le pareti tramite isolamento termico interno significa abbattere i costi di riscaldamento (e raffrescamento) attraverso un intervento rapido, economico e assolutamente non invasivo.

Coibentare le pareti interne di casa è necessario soprattutto per le vecchie abitazioni per le quali non è stato previsto dal costruttore un adeguato sistema di coibentazione termica al momento della costruzione.

La coibentazione è sempre possibile negli edifici provvisti di intercapedine (ossia sugli spazi vuoti che sono presenti tra due pareti, vedi foto): tutte le abitazioni provviste di intercapedine, quindi tutte le case singole o in condominio che hanno muri esterni a cassa vuota. A differenza di opere esterne come il cappotto termico, la coibentazione delle pareti interne è un’operazione in cui non è possibile negarne l’autorizzazione.

Non è necessario avere alcun tipo di autorizzazione comunale o di accordo con eventuali condomini e viene solitamente realizzata in un giorno lavorativo, senza costringere il nucleo familiare a traslocare altrove per colpa dei lavori.

Per le opere esterne infatti la situazione è molto più complessa: limitazioni della sovrintendenza ai beni architettonici che impediscono di effettuare interventi sulle facciate esterne, decisioni condominiali scomode quando si ha la difficoltà di trovare una decisione unanime sulla realizzazione di queste opere (è sufficiente che uno dei condomini non sia d’accordo per vietare l’inizio dei lavori).

È dunque possibile coibentare le pareti di condomini, ville, villette, case di villeggiatura uffici, ovunque sia presente un’intercapedine e non solo: si può isolare con questo sistema intercapedini che hanno già un isolante all’interno! Infatti a volte veniva messo un materassino isolante (in genere in lana di vetro o di roccia, altre volte in polistirolo, ma sempre di basso spessore e quindi di scarsa efficacia), che col tempo tendevano ad accartocciarsi al fondo dell’intercapedine lasciando metà parete senza isolamento. Con l’inserimento di materiali di nuova generazione si può andare a integrare fino a saturazione del vano vuoto e disperdente.

Per capire come si agisce, basta dire che una volta verificata e misurata la presenza dell’intercapedine è possibile effettuare l’isolamento termico delle pareti dall’interno, tramite la tecnica dell’insufflaggio, procedere all’intervento di coibentazione senza opere murarie, ponteggi, permessi, pratiche edilizie, in modo autonomo e indipendente da eventuali decisioni condominiali (ognuno può agire sulle sue pareti in modo autonomo).

Nel dettaglio le tre fasi della coibentazione delle pareti tramite insufflaggio:

 

  • Apertura fori: si praticano dei fori di soli 3 cm di diametro in basso, a metà e in alto alle mura perimetrali. Insuffliamo un espanso isolante ad altissime prestazioni in grado di garantire il completo riempimento delle pareti. I fori vengono scelti dopo un’analisi accurata della parete, che porta ad individuare i punti dove è più conveniente praticare l’insufflaggio. Il numero dei fori è inversamente proporzionale allo spessore del muro.
  • Insufflaggio parete: mentre tutto il materiale e l’attrezzatura di pompaggio rimane al piano della strada, soltanto una tubazione con una pistola erogatrice entra nell’appartamento per l’insufflaggio dell’isolante. L’inserimento del materiale viene effettuato con cautela avendo cura di riempire le pareti facendolo dal basso verso l’alto finché non fuoriesce dal foro centrale, quindi dal foro centrale fino a che non fuoriesce dal foro in alto e così via si riempiono a regola d’arte tutti i muri. Durante la fase di insufflaggio ci si avvale di una videocamera da ispezione che consente di controllare che il lavoro di isolamento termico interno venga eseguito in modo ottimale a garanzia di efficacia e conformità prestazionale.

  • Chiusura dei fori: una volta iniettato il materiale, si procede alla chiusura e alla perfetta rasatura dei fori con malta a presa istantanea, pronti quindi all’imbiancatura entro qualche ora.

Tempistiche: l’intervento è assolutamente sicuro e veloce, viene effettuato solitamente in una sola giornata senza la necessità di traslochi o spostamenti. I risultati sono apprezzabili da subito, perché l’immobile appare immediatamente più silenzioso, quasi ‘ovattato’.

Quanto è possibile risparmiare? Il risparmio dipende da moltissimi fattori (es. classe di appartenenza dell’edificio, latitudine, esposizione, larghezza dell’intercapedine ecc…): solitamente, con una cassavuota di circa 15-18cm utilizzata negli stabili anni ’60-’70, si migliore l’immobile anche di due classi energetiche, ‘guadagnando’ tranquillamente un paio di gradi termici di differenza sia invernali che estivi rispetto alle condizioni precedenti l’intervento.

Analisi termografica dell’intervento di insufflaggio:

Nella foto sopra, nell’alloggio in basso non è stato effettuato, in quello in alto (con pareti scure) si ha un passaggio di calore nettamente minore!

La questione del ponte termico: è discussione diffusa, soprattutto tra i ranghi dei detrattori dell’insufflaggio, quella relativa al mancato abbattimento del ponte termico. Beh, a mio modestissimo parere, basta guardare l’immagine qui sopra: il caseggiato è stato trattato con fibra di legno tipo ‘Nesocell’, brevetto del Politecnico di Torino, e dalla termografia vien fuori che i moti convettivi residui presenti nell’intercapedine vengono nettamente ridotti se non abbattuti, riducendo al minimo il ponte termico. Dettagliatamente, in un grafico…:

Per come la vedo io, insufflare pareti e sottotetti ha un costo decisamente irrisorio ed effetti benefici esponenziali! Isolare termicamente le pareti offre un altro vantaggio: le detrazioni fiscali: scegliere di praticare l’isolamento termico delle pareti perimetrali, così come il sottotetto, oltre che aumentare il confort termico della tua abitazione, ti offre l’opportunità di usufruire anche di una detrazione fiscale assicurata per tutti gli interventi di riqualificazione energetica pari al 65%.

Quali sono i costi? Insufflare casa ovviamente dipende dai fattori indicati nelle pagine precedenti, ma supponendo i seguenti parametri: Appartamento anni ’70, 10 m x 10 m di perimetro, 3 m di altezza, cassavuota media 18cm

  • Avremo un volume (vuoto per pieno sui vani degli infissi) pari a: 10 x 4 x 3 x 0,18 = 21,6 mc totali di materiale
  • Costo a metro cubo finito (media tra i vari materiali): 200€/mc IVA compresa, per cui avremo un costo totale di 4.320 € circa (da verificare sempre in opera a consuntivo).
  • Costo dell’intervento al netto delle detrazioni: 1.500 € circa.
  • Valutare il risparmio medio di riscaldamento è molto complicato, ma si può a buon senso dire che un 30% lo si abbatte, permettendo di beneficiare di circa 600€ medi l’anno come minimo (costo metano annuo di 1.800 €).
  • il punto di pareggio dell’investimento di insufflaggio è dunque di 2,5 anni.

Tratto da: Efficacia Energetica di Fulvio Rodda, EC Edizioni – Biella, 2019